
Santuario Maria SS. Di Gulfi
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Santuario Maria SS. Di Gulfi
Il Santuario di rango interdiocesano, si trova in corrispondenza dell'antico centro di Gulfi e fù eretto agli inizi del V secolo. Nel 1550 fu fabbricato un conventino ad uso dei frati cappuccini, nel 1611 vi si stabilirono i padri Agostiniani. La chiesa nella sua forma attuale presenta campanile e facciata settecenteschi, opera di Benedetto Cultraro. L’interno, con cinque altari, fu decorato con stucchi in stile liberty agli inizi del XX sec.. Si venera con grande concorso di popolo un simulacro marmoreo dedicato alla Vergine Santissima, la cui tradizione vuole sia scampato dalla furia iconoclasta del VIII sec. e condotto miracolosamente da Costantinopoli all’antica Gulfi. Notevoli sono la grotta della Natività risalente al sec. V, un fonte battesimale in pietrà vulcanica antecedente al 1299, una porta murata a sesto acuto sul prospetto laterale risalente al 1250, l’artistica “tribuna” esagonale che custodisce il simulacro, opera di Benedetto Cultraro e abbellita nella volta da una tela dell’Assunta di Simone Ventura (1741) ed infine il piedistallo in argento e bronzo del simulacro della Madonna, opera del Messinese Stefano Stagnitti (1776). Adiacente alla Chiesa sussiste il vecchio convento, recentemente adibito alla fruizione turistica, all’accoglienza dei pellegrini e dei gruppi di preghiera. La domenica in Albis il simulacro della Madonna di Gulfi, Patrona Principale e Regina della Città, tra una moltitudine di devoti, viene condotto a spalla in paese fino alla Chiesa Madre dove viene intronizzato sull’altare maggiore, così ha inizio il solenne novenario, animato dalle varie corporazioni di mestiere cittadine. La festa Patronale, fissata con decreto della Santa Sede il III martedì dopo Pasqua, è caratterizzata dal Solenne Pontificale celebrato dal Vescovo di Ragusa, alla presenza di tutti i Sacerdoti della Diocesi, il giorno successivo il simulacro viene riportato nel suo Santuario.